ll tuo cane salta sul tavolo? Colpa dei suoi geni! [Tempo di lettura: 1 min]

Quante volte ti sarai chiesto come far smettere al tuo cane di saltare sulla tavola appena imbandita, nel tentativo di fregare, qualcuna delle profumate pietanze che non aspettano che essere consumate da te?!

E quante altre ti sei chiesto se è possibile insegnare al ladrupede (eheh, passami il neologismo, ma rende l’idea) a non aprire bidoni dell’umido o a non mangiare ogni residuo di cibo che trova in giro?!

Prima di risponderti, vediamo di capire perché la maggior parte dei cani manifesta questo tipo di comportamento.

Il tuo cane non è un ladro e la ragione dei suoi “furti” va ricercata nella sua storia evolutiva. Decine di migliaia di anni fa, alcuni lupi si sono evoluti in una direzione differente rispetto a quella del canis lupus (lupo), fino a diventare una sottospecie diversa: il canis lupus familiaris (cane).

Cosa distingueva i lupi antenati del cane dagli altri? Erano animali meno schivi e timidi degli altri, dunque trovavano meno faticoso avvicinarsi agli insediamenti umani per procacciarsi cibo rovistando tra i rifiuti, che non partecipare alle tradizionali battute di caccia. Da questi lupi, sono discesi gli antenati dei nostri cani moderni:  secondo la teoria darwiniana, accoppiandosi tra loro, hanno rafforzato questa caratteristica nella progenie.

Ma allora dobbiamo rassegnarci all’accattonaggio del nostro cane?

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Ma ora torniamo a noi!

Sì e no! Mi spiego meglio. Da una parte, possiamo fare poco per impedire al quadrupede, in nostra assenza, di ingurgitare qualsiasi cosa sia commestibile e soddisfi il suo palato in maniera autocritica, proprio perchè questo comportamento fa parte del suo istinto;  inoltre il cane non è dotato di senso critico o di una morale, intesa nel senso umano del termine.

Dall’altra, possiamo insegnare al nostro canis lupus familiaris a lasciare qualcosa che ha appena afferrato con la bocca o nel caso sia in procinto di farlo indicargli un comportamento alternativo utile a evitare l’assalto del cibo non destinato a lui.

Per esempio, ai cani che elemosinano a tavola è possibile insegnare tramite un segnale verbale o gestuale ad aspettare la fine del tuo pasto rimanendo sul suo cuscino o in un’area ben definita, che hai stabilito una volta per tutte. Se, invece, ti sei accorto troppi tardi che l’animale ha già messo in bocca qualcosa che non vuoi che mangi, il vecchio ma caro segnale di “Lascia!” è fondamentale. Personalmente, è tra i primissimi segnali che insegno ai cani durante i corsi, perchè trovo che sia indispensabile, e talvolta decisivo, per tutelare la loro salute.

In conclusione, non provare a modificare l’istinto del tuo cane spazzino, potresti andare in frustrazione per il fatto di non ottenere l’esito sperato, ma insegnagli pure a lasciare su richiesta o, meglio ancora, a rispondere a dei comandi che lo indirizzino verso comportamenti alternativi (andare sul suo cuscino, rimanere fermo seduto, ecc.).