Se hai adottato un cucciolo, che sia la tua prima esperienza o meno, ci sono alcuni aspetti da conoscere se vuoi porre le basi per una serena convivenza insieme a lui. Vediamo quindi a che età dovremmo cominciare a parlare di puppy class, quali sono i benefici e come questo influenza la vita del cane adulto e del proprietario che lo accompagna.
A 2 mesi, l’età a cui consiglio di adottare un cane, il piccolo ha una mente ancora molto malleabile e dunque è il periodo migliore per :
- esporlo a stimoli sensoriali (visivi, uditivi, olfattivi, tattili e cinestetici);
- completare la fase di socializzazione con cani e umani;
- abituarlo allo stile di vita che lo attende;
- insegnargli le prime regole e i primi segnali di obbedienza.
Spesso mi viene chiesto dai proprietari se conviene aspettare i 5-6 mesi d’età del cucciolo per iniziare una puppy class, percorso di educazione pensato appositamente per i cani sotto i 6 mesi d’età.
La risposta è no e ti spiego il perché.
Prendiamo, ad esempio, il cervello di un cucciolo di maremmano abruzzese:
- alla nascita misura 10 cm³;
- a 16 settimane di vita ne misura 80;
- a 1 anno 100;
- dopo l’anno il suo volume rimane invariato.
Se il numero di cellule è lo stesso dalla nascita del cane e per tutta la sua vita, ciò che ne fa aumentare il volume sono le connessioni tra le diverse cellule del cervello e tra queste e quelle di altre parti del corpo. Mi spiego meglio. In base alle esperienze che faccio vivere al mio cucciolo e agli stimoli ai quali lo espongo in età giovanile, permetterò alla sua mente di sviluppare quelle aree e, di conseguenza, quelle competenze che il cane non potrebbe sviluppare altrimenti.
Se per esempio, un cucciolo vivesse al buio nei primi mesi di vita, il suo cervello non svilupperebbe quelle connessioni e quelle aree deputate alla vista o se un cane dalla nascita non incontrasse altri umani al di fuori dei proprietari, da adulto non sarebbe in grado di generalizzare e riconoscere, in ogni nuova persona che incontra, un appartenente alla categoria umana.
Dunque, per esempio, anche la socializzazione con cani e umani (o gatti, se andrà a vivere in un contesto dove ci saranno questi ultimi) va completa nei primi mesi di vita, se vogliamo avere un adulto che si rapporti con serenità a individui di queste specie. Questo è il motivo per cui, per esempio, il cucciolo di maremmano destinato alla guardia di un gregge, viene fatto socializzare con le pecore entro i primi 4 mesi di vita!
Allo stesso modo, il piccolo va abituato sin da subito al rumore dell’aspirapolvere, del tagliaerba, all’asciugacapelli, a viaggiare in auto, al trasportino e a tutto ciò che farà parte della sua vita futura.
I cuccioli che crescono in ambienti con un ridotto numero di stimoli, hanno un cervello ridotto: ne deriva, quindi, che le esperienze in età precoce incidono definitivamente sullo sviluppo cerebrale del cane.
In un corso puppy, che consiglio di iniziare a 2-3 mesi, il proprietario viene accompagnato in questa meravigliosa fase della vita del proprio cane con suggerimenti, spunti, consigli ma anche con giochi ed esercizi che consentono al piccolo di fare esperienze sensoriali e di socializzazione e al proprietario di comprendere meglio la psicologia e i bisogni del suo animale. In questo percorso, l’umano impara a leggere il linguaggio del corpo del proprio cane e a gestirlo nelle varie situazioni e il quadrupede a rispondere ai primi comandi che gli permetteranno di condividere molto del suo tempo col proprietario. Perché, diciamocelo pure, chi non porterebbe in vacanza con sé un cane che sta in albergo senza fare danni, non tira al guinzaglio, risponde al richiamo e va d’accordo con umani e cani?!
Il consiglio che ti posso dare è quello di partire con la zampa e col piede giusti, iniziando appena possibile ad agire sui 4 punti citati all’inizio, meglio se facendoti seguire da una/un esperta/o in materia, almeno in questo primo e così importante step.
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