In questo articolo, mi ricollego a un episodio avvenuto oggi: il ritrovamento di un cane smarrito nel parcheggio di un supermercato della mia città, che chiamerò Frisè, visto il suo pelo mosso.
Frisè, un dolcissimo maschietto adulto di taglia media cercava un contatto con tutti i passanti, mi è bastato usare una vocina amichevole e subito mi si è avvicinato scodinzolando e accettando di buon grado le mie carezze. Mentre ho caricato in macchina le tre borse piene zeppe della spesa, mi sono accorta che il cane andava incontro a tutte le auto e ha rincorso uno scooter fino a tagliargli la strada: insomma per un momento mi si è raggelato il sangue!
Ho chiamato subito la Polizia Municipale che ha avvisato prontamente il canile ma andavo di fretta, avevo un appuntamento importante pochi minuti dopo. Nel frattempo, qualcuno dei passanti a cui si avvicinava e cercava di saltare addosso, lo allontanava con determinazione, visto che era inzuppato e anche un pò infangato per le condizioni meteo della giornata. Frisè reagiva con grande sensibilità a questi tentativi di allontanamento, così ho temuto che, se si fosse spaventato per un urlo o una sgridata, sarebbe potuto scappare da quell’area o finire contro un veicolo. Dunque, l’ho richiamato a me, ma dall’ultimo svuotamento della mia auto che sembrava la borsa di Mary Poppins, avevo tolto anche la guinzaglieria. A quel punto però ho capito che in quel parcheggio Frisè avrebbe rischiato troppo, inoltre, il supermercato si trova di fronte a una strada a grande scorrimento. Quindi, constatato che il cane si faceva accarezzare volentieri e manipolare in vari punti del corpo, l’ho sollevato con l’aiuto di una ragazza molto gentile e altrettanto preoccupata per l’animale e l’ho caricato nel trasportino del mio Black, che è alto la metà di Frisè.
Era talmente spaventato che nei 5 minuti di viaggio non ha emesso un suono, poi, sceso dalla macchina, a quel punto col guinzaglio, è entrato nel mio giardino e ha ripreso a scodinzolarmi; ovviamente ho tenuto chiuso in casa il mio Black per la sicurezza e la serenità di entrambi e ho avvisato il canile del nuovo indirizzo a cui ritirarlo.
Sono molto grata alla Polizia Municipale di Lucca e al Canile di Pontetto perché in mezz’ora il cane è stato prelevato: col microchip sono potuti risalire al proprietario che è passato a ritirarlo; nel frattempo avevo condiviso su Facebook le foto di Frisè.
Per fortuna questa storia si è conclusa positivamente e il dolce Frisè si è ricongiunto ai suoi cari. Voglio però prendere spunto da questo episodio per fare alcune riflessioni.
Troppo spesso mi capita di incontrare cani che girano da soli, non parlo di randagi, ovviamente, e le poche volte che sono dotati di una medaglina col numero di telefono scopro che i proprietari hanno l’abitudine di lasciare il quadrupede girare autonomamente oppure il cane gli è “scappato” per l’ennesima volta.
Non mi voglio dilungare sui rischi che corre un cane che gira da solo come, per esempio, essere investito da un veicolo in movimento o essere aggredito da un umano o da un suo simile. Non voglio nemmeno parlare dei rischi che incontrano altri cani o proprietari laddove ne incontrano uno libero e non sorvegliato che può, quindi, tagliare la strada a un ciclista o nel “fare le feste” spingere a terra un bambino o un anziano. E non voglio elencare le responsabilità civili e penali che un proprietario ha, oltre a quelle etiche.
Premetto che prendo il caso di Frisè solo come esempio e che è possibile che i proprietari di questo bel pelosone siano delle persone attentissime e che sia la prima volta che il piccolo si è allontanato da casa. Aggiungo che una volta può succedere a chiunque di perdere il cane.
Dunque, partendo da questo racconto tra i tanti che potrei proporvi su cani che ho visto girare senza la presenza i proprietari, che così hanno voluto, o smarriti, vorrei darvi, se mi permettete, dei consigli e degli spunti di riflessione di cui potrete beneficiare voi e i vostri migliori amici.
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Ma ora torniamo a noi!
- Dotate i vostri cani di una medaglina col numero di telefono o di un gps: se si perde, chi lo ritrova potrà contattarvi immediatamente o, con un localizzatore, sarete in grado di ritrovarlo voi stessi. Il cane non vivrà quanto meno lo stress di essere prelevato da persone estranee e portato in canile.
- Ora vengo al punto dolente con delle domande piuttosto “calde”: “Come è possibile che un cane scappi? Quante volte i vostri bambini sono scappati di casa? O quanti bambini conoscete che di tanto in tanto scappano di casa?” Ve lo dico io: mai e nessuno, o quasi! Perché avete fatto in modo che questo si evitasse, organizzandovi innanzitutto logisticamente. Come? Se abbiamo un cancello troppo basso lo alziamo, se non abbiamo un cancello lo mettiamo o non lasciamo il cane libero in giardino, ecc. Sono sicura che ogni causa di una possibile fuga del cane può trovare una concreta soluzione.
- A chi pensa che il proprio cane possa passeggiare da solo, domando: vi siete mai chiesti se si mette a rincorrere un gatto che succede? La vedrà l’auto o la bici che passa? E se trova un malintenzionato, sarà in grado di allontanarsi per tempo? O se semplicemente è un maschio e si avvicina a una coppia di cani maschio e femmina, ci avete pensato che potrebbe essere aggredito o quanto potrebbe mettere in difficoltà i proprietari di una femmina in calore? I bisogni che lascia chi li raccoglie?
Insomma in conclusione, non vi è alcun motivo di buon senso per cui lasciar girare i nostri cani non sorvegliati, al di fuori della nostra proprietà e non esiste nessun problema logistico che non possa trovare soluzione, affinché il nostro cane non scappi.
Giochiamo tanto con i nostri cani, facciamoli divertire e portiamoli a spasso, vedrete che ci sarà anche meno rischio che si annoino e che si allontanino da casa.