In Valtellina 2 cani uccisi perchè abbaiavano… [Tempo: 3 min 40 sec]

E’ proprio di questi giorni la notizia secondo la quale durante la notte tra sabato e domenica, in un Comune della provincia di Sondrio, Bobo e Lea, due dolcissimi cani, sono stati assassinati da qualche folle crudele che li ha cosparsi di diversi combustibili prima di dare loro fuoco, all’interno del recinto dove erano soliti rimanere di notte. I due animali non hanno avuto scampo e sono stati ritrovati morti il giorno dopo, in quel che rimaneva del recinto. Pare che il motivo di tale efferato gesto, sia l’abbaio delle povere bestie.

A proposito del triste accaduto, ho scritto in questi giorni, su Facebook, un post dal quale sono scaturiti commenti e osservazioni interessanti. Ciò mi ha convinta a dedicare un articolo a queste riflessioni perché, da una parte, mi auguro possa essere utile a impedire la reiterazione di gesti simili e, dall’altra, gradirei molto conoscere l’opinione di tutti voi che seguite il blog.

Premetto che
  • sono profondamente in pena per quei poveri cani che non avevano colpa di trovarsi lì, da soli, senza protezione da parte di nessun essere umano e senza via di scampo da quei tremendi assassini, perché rinchiusi in un recinto. Dalla rete, gli animali, ovviamente, abbaiavano, come tutti i nostri cani quando vengono lasciati da soli in giardino o in un’area recintata.
  • Sono vicina a quei proprietari che il mattino seguente hanno ritrovato i loro affettuosi compagni ridotti a carcasse carbonizzate.
  • Mi auguro che, presto, chi ha visto, voglia denunciare i colpevoli affinché paghino con le pene più severe, perché, contrariamente a quanto spera la proprietaria dei quadrupedi, non credo che questi saranno schiacciati dal peso di una coscienza che non hanno.

Fatto questo incipit, se ora vi aspettate che bestemmi e inveisca in tutte le lingue, aramaico antico compreso, nei confronti di quegli ignobili criminali o auguri loro il peggio, questo articolo non soddisferà le vostre aspettative.

E’ mio desiderio, invece, andare al di là delle colpe che tutti riconosciamo agli assassini di Albaredo e dell’analisi approfondita della legislazione vigente che, seppur vieti nell’art. 659 del codice penale di arrecare disturbo con rumori molesti, vede, poi, in una sentenza successiva della Corte di Cassazione (la nr. 1394 del 6/3/2000) un ridimensionamento della legge.

Vorrei invece ragionare con voi sull’eventualità di aver potuto evitare questa tragedia.

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Ma ora torniamo a noi!

I cani abbaiano- lo abbiamo detto- e se sono in un recinto lo fanno perché assumono l’atteggiamento di guardia, quando vedono un passante, oppure perché, semplicemente, reclamano di poter essere inclusi nel branco famigliare. Questo è un loro bisogno etologico di predatori sociali, dunque, un loro diritto, nonché un dovere di qualsiasi proprietario che abbia a cuore il benessere psicofisico del proprio animale.

Qualche vicino si sarà lamentato dei vocalizzi degli animali, ma la sentenza della Cassazione del 2000 dice che il cane può abbaiare a meno che non disturbi un numero indeterminato di persone ….dunque, se la legge mi tutela, i cani possono continuare ad abbaiare. Ma i codici ci dicono qualcosa riguardo al disagio dell’animale che viene lasciato abbaiare incustodito, invece di dormire sereno e al sicuro di una casa dove possa trovare protezione dai proprietari? La legge è un deterrente ma è sufficiente a evitare un crimine?

A mio avviso, non si può escludere una qualche forma di leggerezza da parte dei proprietari che, forse, inconsapevolmente hanno esposto i cani a questo prevedibile rischio. Lo scopo di questo scritto non è quello di muovere critiche nei confronti dei padroni di Lea e Bobo, ma ha il chiaro obiettivo di favorire una maggiore conoscenza del canis lupus, dei suoi bisogni e dei suoi comportamenti e fornire degli spunti di riflessione su come tutelarlo concretamente.

La mia opinione è che i cani non vanno lasciati incustoditi, mai, né di giorno, né di notte. O sono fuori con noi o vanno lasciati in casa, affinché siano sereni, protetti e al sicuro. In fondo, se non siamo noi proprietari a garantire al nostro animale la sicurezza, chi deve farlo? Non è sufficiente che la legge dica che il nostro cane può abbaiare; se sveglia i vicini, loro subiscono, ingiustamente, un disagio legato all’impossibilità di soddisfare un bisogno primario: dormire. E siccome parliamo di bisogni primari, vanno garantiti quelli di tutti.

Io che adoro i cani al punto di avere stravolto la mia vita per fare della cinofilia la mia professione, quando quelli dei dirimpettai alle 5 di mattina abbaiano svegliandomi, nella mia mente rivolgo ai loro proprietari, per fortuna solo mentalmente, una caterva di parolacce. Ho diritto a dormire!

E’ evidente che chi arriva a indirizzare un gesto di tale inaudita violenza nei confronti di un animale, sta dando una risposta spropositata e, non escludo, che possa essere un soggetto pericoloso anche con i suoi simili.

Ma, laddove non possiamo convertire tutti i folli criminali in soggetti emotivamente stabili e di buon senso e non possiamo basarci solo su una legge che ci darebbe ragione forse, se avete davvero avete cuore la sicurezza del vostro cane, mi permetto di suggerirvi queste due semplici regole:

  1. non lasciate mai i vostri cani incustoditi in nessun momento e in nessun luogo; quando non potete essere con loro perché lavorate, perché siete fuori a divertirvi o per qualsiasi motivo,  lasciate l’animale in casa, nemmeno in giardino, ma dentro l’abitazione, non mi stancherò mai di dirlo;
  2. se il cane abbaia ripetutamente, da buoni proprietari cercate di capire cosa c’è dietro quel comportamento. La richiesta di ricongiungersi al branco famigliare? Un atteggiamento di allerta continuo che lo porta anche ad innalzare i suoi livelli di stress?  Altro? Cercate di risolvere il problema, innanzitutto, per il vostro cane e, in generale, fate in modo che i vostri quadrupedi siano benvoluti dai vicini, evitando di creare loro qualsiasi disagio perché poi, lo sappiamo, in caso di tensioni, è sempre la parte debole quella che viene colpita. Purtroppo, qualche volta il cane viene usato da entrambe le parti per portare avanti dei conflitti in cui l’animale diventa solo un capro espiatorio.

Condividerò questo articolo, come sempre, sulla pagina Facebook dell’associazione Magic Black Dogs per cui lavoro come istruttrice, cosicché possiate scrivermi i vostri commenti al riguardo, di cui vi ringrazio anticipatamente.